Quello ad Istanbul è stato il nostro primo viaggio al di fuori della zona di comfort europea dove magari noi occidentali ci sentiamo più a casa e per questo forse, dove è più facile viaggiare, muoversi con maggiore autonomia, dialogare in modo più conforme a quelli che sono i nostri usi e costumi. Istanbul ci è sembrata da subito diversa da tutto questo. Già quando si arriva al molo di Kadikoy dall’aeroporto di Sabiha Gokcen si respira un’aria nuova, frizzante: le bancarelle di pesce appena pescato, il traghetto zeppo di turisti pronto a solcare il Mar di Marmara, la mezzaluna turca che sventola fiera nel cielo sulla bandiera rossa come il tramonto che nel frattempo incendia il Bosforo. Così ci ha accolto Istanbul, sulla sua parte orientale e già questo è stato in parte per noi motivo di consapevolezza, rafforzatasi poi durante il viaggio, di quanto questa città sia un melting pot di culture, lingue e religioni, commistione di est e ovest, una porta verso il diverso. Ed è proprio il tema dell’incontro, dell’unione e del dialogo che dai tempi di Costantinopoli contro Roma fino ad oggi continua a far innamorare il mondo di questa città: da un lato i quartieri tradizionali di Fatih, Fener e Balat e dall’altro il quartiere occidentale di Basaksehir, da un lato le moschee da mille e una notte e dall’altro il marketing del Gran Bazar che strizza l’occhio al turista occidentale, da una parte il lato est dall’altro quello ovest della città, il tutto diviso dal Bosforo che, dopo aver lambito il mitico Corno D’oro, sembra in fondo una linea di demarcazione ideale tra queste antitesi infinite, segno distintivo da sempre di questa città. Noi Istanbul l’abbiamo scelta proprio per questo in fin dei conti, per iniziare ad approcciarci e confrontarci con una cultura distante il tempo di attraversare un piccolo stretto di mare se ci pensate, dove dovrebbero annegare tutti i pregiudizi che ad essa si riferiscono. Istanbul è quindi il frutto di contrapposizioni infinite e noi per questo ce ne siamo innamorati.
Che aspettate… zaini in spalla, si parte!
Le moschee
Se, come detto, l’anima culturale di Istanbul è multiforme e mutevole, lo stesso non può dirsi per il suo skyline inconfondibile e unico, caratterizzato da una cosa più di altre: gli innumerevoli minareti che svettano in cielo come lance a difesa della città. Minareti significa moschee (camii in turco) e ad Istanbul ce ne sono più di 3000 che sono la manifestazione di una straordinaria varietà: alcune presentano imponenti cupole e sono ricche di maioliche decorate con motivi geometrici, altre sono realizzate in stile più sobrio, minimale e moderno. Per questo, ognuna di esse meriterebbe una visita ma noi abbiamo selezionato le più famose e significative da un punto di vista storico, artistico e culturale.
- SANTA SOFIA
Come non iniziare dalla Moschea di Santa Sofia costruita dall’imperatore bizantino Giustiniano nel VI sec. d.C. e situata nel quartiere di Sultanahmet che dal 2020 è stata trasformata nuovamente in moschea dopo esser stata nei suoi quasi 1500 anni di storia cattedrale cristiano ortodossa, chiesa cattolica e museo. L’interno di Santa Sofia, forse più dell’esterno, è assolutamente sorprendente, trasuda saggezza e spiritualità da ogni elemento: le dimensioni imponenti della sala principale, l’illuminazione soffusa, gli enormi medaglioni decorativi e le colonne monolitiche vi lasceranno a bocca aperta.
Info: dal 2024 la visita di Santa Sofia ha un costo di 25 euro e il ticket è acquistabile in loco. Orario di apertura dalle 9:00 alle 17:00 eccetto durante le ore di preghiera e il venerdì mattina. Come per tutte le moschee, all’interno delle stesse è necessario per le donne coprire il capo mentre vale per tutti la regola di coprire braccia e gambe.
- MOSCHEA BLU
Nello stesso quartiere di Sultanahmet e a pochi passi da Santa Sofia, con gradevoli giardini a separarle, si trova la Moschea Blu: caratterizzata da ben sei minareti e da maioliche blu all’interno, dalle quali prende il nome, che tappezzano l’altissimo soffitto illuminato da 260 finestre.
Info: ingresso gratuito. Orario di apertura dalle 9:00 al tramonto eccetto durante le ore di preghiera e il venerdì mattina.
- MOSCHEA DI FATIH
Nel quartiere di Fatih si trova la prima delle grandi moschee imperiali edificate dopo la conquista ottomana della città. Quella attuale in realtà non è quella originale, la quale sopravvisse per trecento anni dalla sua costruzione prima di crollare a causa di un terremoto nel 1766. L’odierna struttura fu terminata tra il 1767 e il 1781. E’ stata la prima moschea che abbiamo visitato e ci ha lasciato sorpresi per la sua maestosità, sia per i suoi spazi esterni che interni, dove un enorme tappeto rosso padroneggia ma soprattutto grazie anche alla poca affluenza turistica che caratterizza questa moschea rispetto alle altre più centrali, trovandosi il quartiere di Fatih in una zona meno frequentata.
- MOSCHEA DI SOLIMANO
Questa moschea si trova in una delle zone più alte della città sempre nel distretto di Fatih, offrendo pertanto una vista magnifica sul Corno d’oro. Fatta costruire a metà del XVI sec. da Solimano I, imperatore ottomano, affidando i lavori a Mimar Sinan, l’architetto imperiale più famoso dell’epoca. All’interno le proporzioni della moschea tolgono il fiato mentre all’esterno è circondata da una grande area verde molto curata. Nei dintorni della moschea è possibile imbattersi in molte abitazioni in legno di epoca ottomana, molte delle quali in fase di restauro.
Info: ingresso gratuito. Orario di apertura tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:30 eccetto durante le ore di preghiera www.suleymaniyecamii.org.
- MOSCHEA DI RUSTEM PASHA
La moschea di Rustem Pascia si trova nel distretto di Eminonu ovvero nelle vicinanze del Mercato delle spezie. Anch’essa realizzata dall’architetto Mimar Sinan nel 1561, è ricoperta sia esternamente che internamente da bellissime maioliche di colore azzurro. Non trovandosi sullo stesso livello della strada ed essendo immersa in un dedalo di viuzze, non è facile trovare questa moschea: bisogna cercare una rampa di scale in Hasircilar Caddesi. Questa moschea è un vero e proprio gioiello ed è quella che ci è piaciuta di più: è diversa da tutte le altre perché e nettamente più piccola, raccolta, intima e con molteplici dettagli architettonici di notevole fattura. Se sarete fortunati, magari nelle prime ore del mattino, vi ritroverete da soli e seduti sul suo tappeto color cielo a contemplare il silenzio e la sua bellezza.
Info: ingresso gratuito. Orario di apertura tutti i giorni dall’alba al tramonto.
I quartieri di Fatih, Fener e Balat
Fatih è forse il quartiere più “conservatore” dell’intera città ed è abitato prevalentemente da immigrati provenienti dall’Anatolia orientale, persone molto attente ai dettami religiosi e orgogliose delle loro tradizioni culinarie regionali. Qui infatti si trovano i sapori più autentici della cucina turca: nei dintorni del grande mercato si possono trovare chioschi che vendono kebap, pide, sarma e kofte ad un prezzo molto basso. Si trova in questo quartiere la moschea di Fatih (di cui vi abbiamo già parlato) e le case in legno di periodo ottomano più antiche di tutta Istanbul.
Fener è il quartiere greco della città, caratterizzato da ripidi e stretti vicoli all’interno dei quali è facile perdersi. Qui si respira la storia di Istanbul e la sua molteplicità culturale: il quartiere è stato infatti abitato nei secoli da persone di tante etnie quanti sono i colori che abbelliscono le facciate delle case di questo quartiere. Da visitare il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, luogo di culto fondamentale per la religione Cristiano Ortodossa, e la Chiesa bulgara di Santo Stefano costruita interamente in ferro.
Infine il quartiere ebraico di Balat, che offre una vista mozzafiato sul Corno d’oro, è sinonimo di un altro contrasto ovvero quello tra bellezza e degrado. Il quartiere infatti è ancora al centro di un progetto di riqualificazione urbana promosso dall’Unesco. Da non perdere qui la Chiesa di San Salvatore in Chora con splendidi mosaici e affreschi bizantini.
Nel complesso non è facile visitare da soli questi quartieri: innanzitutto è facile perdersi nel labirinto di stradine le cui denominazioni spesso non corrispondono a quelle riportate sulle mappe, inoltre quasi nessuno qui parla inglese e quindi risulterebbe difficile chiedere informazioni. Pertanto per evitare di perdere tempo, vi consigliamo di affidarvi a guide esperte che vi permetteranno di cogliere a pieno l’essenza di questi quartieri consentendovi di visitare tutti i loro luoghi di interesse con i giusti tempi. Il punto di riferimento per i turisti italiani ad Istanbul sono le guide di www.scoprireistanbul.com che noi abbiamo trovato molto professionali e super disponibili.
Galata e Taksim
Il quartiere di Galata è il vecchio quartiere genovese che si erge su una collinetta davanti al mare contornata da strette vie che ricordano i carruggi e sulla quale svetta la Torre di Galata, costruita nel 528 e oggi visitabile per ammirare dalla sua sommità Istanbul e il Corno d’oro. Provenendo dal centro storico, è possibile raggiungere Galata attraversando l’omonimo ponte che collega le due parti della città vecchia. Durante il giorno il ponte si anima di pescatori locali mentre di sera è possibile mangiare ottimi panini di pesce appena pescato in uno dei tanti chioschi che si trovano agli ingressi del ponte.
Passeggiare per Istiklal Caddesi, che porta a Piazza Taksim, è come attraversare una delle principali arterie commerciali di una qualunque capitale europea, se non fosse per l’antico tram rosso che la percorre e che conduce alla stazione funicolare di Tunel. Merita una visita ma non è certamente qui che troverete l’anima più autentica di Istanbul.
Il Gran Bazar
Il Gran Bazar è immenso: con i suoi 30.700 metri quadrati, è il più grande mercato coperto di tutto il mondo. Si trova sulla collina ad ovest di Sultanahmet e qui l’artigianalità risalta nei tappetti, nelle boutique dell’oro, nelle lampade coloratissime, negli oggetti di ceramica. Non mancano le bancarelle di spezie nonostante sia il Mercato delle Spezie il luogo più rinomato per andare ad acquistare queste specialità. Sarà impossibile non perdersi tra le 61 stradine che caratterizzano il cuore pulsante del commercio di questa città, così come non vi sarà concesso acquistare senza prima aver sperimentato l’arte della contrattazione.
Info: ingresso gratuito. Orario di apertura dal lunedì al sabato dalle 8:30 alle 19:00. Chiuso la domenica e nei giorni festivi.
Cisterna Basilica
Cisterna Basilica si trova a Sultanahmet a pochi passi da Santa Sofia. Si tratta di uno dei monumenti più visitati di Istanbul: è un enorme cisterna costruita dall’imperatore Costantino per fornire acqua al palazzo imperiale. Le 336 colonne alte 9 metri si riflettono nel pavimento allagato. Questo luogo ci è apparso molto suggestivo perché ricorda un tempio sommerso di origine incerta e antica.
Info: il costo del biglietto è tra i 17 e i 28 euro a seconda dell’orario di visita e vi consigliamo vivamente di acquistare in anticipo il ticket sul sito yerebatan.com per evitare lunghissime code. Orario di apertura tutti i giorni dalle 9:00 alle 22:00.
Crociera sul Bosforo
Una vacanza ad Istanbul, dal nostro punto di vista, dovrebbe concludersi con un’indimenticabile crociera sul Bosforo che vi permetterà di avere una vista completa sulla città oltre che di provare l’ebrezza di trovarvi al confine tra due continenti. L’ora del tramonto è l’ideale per un’esperienza di questo tipo per ammirare il meraviglioso skyline cittadino con il sole che illumina l’intero Corno d’oro nascondendosi dietro i minareti. La crociera vi permetterà di apprezzare da una prospettiva ravvicinata il Ponte dei Martiri del 15 luglio, il più famoso della città, che collega la sponda europea con quella asiatica e che di notte viene splendidamente illuminato. Tra le altre cose, nel corso della crociera, avrete modo di ammirare la moschea di Ortakoy e il Palazzo Dolmabahce, entrambi sulla sponda occidentale.
Noi per vivere questa esperienza ci siamo affidati alla compagnia www.bosphorustour.com che offre un servizio con guida dal vivo su yacht di lusso con prelievo e rientro in hotel incluso.
Dove mangiare
- BITLISLI
Il ristorante Bitlisli è stato il primo in cui abbiamo preso contatto con la cucina turca, o meglio anatolica, e ne siamo rimasti più che soddisfatti: è un posto accogliente che può sembrare turistico ma offre un servizio davvero local. Pide, kofte e adana kebap eccezionali ma la specialità è il lahmacun, un pane sottile con carne e verdure finemente tritate e speziate. A fine pasto, the turco offerto della casa, uno dei migliori provato in città. Se cercate un ristorante senza troppe pretese ma con una cucina genuina e tradizionale, il ristorante Bitlisli è quello che fa per voi.
Hocapaşa Mah. Hocapaşa Camii St. No:2/B Sirkeci – Fatih / Istanbul
- THREE PARTNERS CAFE E RESTAURANT
Ristorante semplice e molto informale ma il punto di forza qui sono il gusto dei piatti e la gentilezza dei proprietari: le meze (selezione di antipasti) ci hanno fatto impazzire come l’hummus, i dolma, i formaggi di capra, l’haydari (yogurt con aneto e aglio) oltre a delle kofte spaziali. Altro punto di forza di questo ristorante è la sua posizione adiacente al centro storico e alle principali moschee.
Küçük Ayasofya Mahallesi, Kaleci Sk. no 5 Fatih / Istanbul
- DERALIYE RESTAURANT
Il ristorante Deraliye si trova a Sultanahmet in una posizione eccezionale e con la sua proposta mira a riproporre con fedeltà i piatti della tradizione culinaria ottomana. I prezzi più alti della media sono giustificati dall’elevata qualità dei prodotti e dalle sale sapientemente e fedelmente arredate in stile imperiale che vi faranno sentire per poche ore dei veri sultani. Si può scegliere tra il menù alla carta e un menu degustazione preparato a vista dallo chef, noi abbiamo scelto la prima opzione. Una menzione speciale ad un piatto che ci ha colpito per il suo sapore e tradizionalità: mela cotogna arrosto, ripiena di manzo tritato, riso, erbe, pinoli e ribes. In conlusione un ristorante da scegliere per coccolarsi un po’ prima di salutare questa meravigliosa città.
Divanyolu Cd, Alemdar Mh, Ticarethane Sk No:10 Sultanahmet / Istanbul
- FILETO
Fileto è un hamburgeria moderna dove poter mangiare velocemente e a costo contenuto un panino al volo. La particolarità è che nel panino invece del classico hamburger potete scegliere tra più tipologie di doner kebap o kofte eccezionali.
Hamidiye Caddesi Nafizbey Ishani / Istanbul
- STREET FOOD
Tra le altre prelibatezze da provare ad Istanbul: il baklava da Hafiz Mustafa 1864, la pida, il kebap, il the alla mela e il simit, una ciambella con semi di sesamo da acquistare da uno dei tanti tipici carretti rossi che troverete in ogni angolo della città.
Consigli
- DOVE DORMIRE
Dal nostro punto di vista, le zone migliori dove dormire sono Sirkeci e Sultanahmet, ovvero nei pressi del centro storico dove potrete raggiungere con facilità i principali luoghi di interesse ed è inoltre una zona che offre una grande varietà di ristoranti e negozi caratteristici.
Noi abbiamo alloggiato presso il www.glamourhotel.com con colazione su un rooftop che offre una vista fantastica al risveglio.
- QUANDO ANDARE
Istanbul può essere visitata tutto l’anno ma i periodi migliori per andare sono la primavera e l’autunno: noi siamo andati ad ottobre ma siamo stati un po’ sfortunati a causa di alcune giornate piovose e ventilate. Quindi sulla base della nostra esperienza vi consigliamo di optare per la primavera.
- TRASPORTI
Le due compagnie aeree principali che collegano l’Italia ad Istanbul sono la Turkish Airlines e la Pegasus Airlines: noi abbiamo scelto quest’ultima, sicuramente più economica della prima (250 euro a/r a persona da Roma FCO per l’aeroporto di Sabiha Gokcen).
Dall’aeroporto di Sabiha Gokcen è possibile prendere un bus della compagnia www.havabus.com (qui troverete anche gli orari) che collega l’aeroporto con diversi punti della città: noi siamo scesi a Kadikoy da dove abbiamo poi preso un traghetto per Eminonu. L’aeroporto è raggiungibile anche con la metro linea rosa M4, comodissima per evitare il traffico.
In città il servizio di trasporto pubblico è molto efficiente (ben 11 linee metro!). Vi consigliamo la metro rispetto agli autobus perché il traffico nelle ore di punta è davvero infernale. Un biglietto elettronico singolo valido per tutti i mezzi pubblici ha un prezzo di circa 1 euro. Per una maggiore comodità noi vi consigliamo di acquistare la Istanbul Kart, una carta ricaricabile valida per tutti i mezzi pubblici che vi permetterà di risparmiare sulle singole corse. Il costo della carta è di circa 2 euro ma è sufficiente acquistarne soltanto una per più persone e ricaricarla col credito necessario.
- DOCUMENTI E MONETA
Per entrare in Turchia è sufficiente per i cittadini UE la carta di identità valida per l’espatrio. Non è necessario il visto di ingresso per motivi turistici per soggiorni inferiori a 90 giorni. La moneta è la lira turca: le carte di credito sono accettate praticamente ovunque ma vi consigliamo comunque di cambiare un po’ di contanti in uno dei tanti punti disponibili della città prestando sempre attenzione ai tassi di cambio. Per ulteriori informazioni su sicurezza, moneta e sanità consultare sempre prima di partire www.viaggiaresicuri.it/find-country/country/TUR.
- ASSICURAZIONE E SIM
Come per ogni viaggio, vi consigliamo di stipulare prima di partire un’assicurazione sanitaria che possa coprire gran parte delle spese e darvi assistenza in caso di imprevisti: noi ci affidiamo sempre ad heymondo.it che offre tariffe molto vantaggiose e la possibilità di scegliere tra diversi piani di assicurazione.
Per quanto riguarda la SIM, noi abbiamo semplicemente attivato un’offerta con la nostra compagnia telefonica che prevedeva un piano di minuti e giga specifico per la Turchia.
Per consultare il nostro itinerario scaricabile e dettagliato con i luoghi d’interesse di cui vi abbiamo parlato in questo articolo clicca qui